La Terza Missione in numeri

A partire dalla sezione “Terza missione” del sito del Dipartimento è possibile monitorare lo stato di avanzamento delle attività di Terza Missione. Per ragioni legate alla data di costituzione del Dipartimento, saranno monitorabili solo le attività svolte da novembre 2015, con precedenza per quelle datate 2016.

L’attività di Terza Missione dei componenti del Dipartimento si caratterizza per una grande varietà di interventi e per la rappresentatività degli attori territoriali coinvolti e beneficiari delle iniziative stesse.

Delle circa duecento attività repertoriate per il solo anno 2016, un numero destinato a incrementarsi nel momento in cui saranno stati elaboratii materiali via via inviati dagli interessati (in particolare il catalogo di raccolta delle le iniziative svolte), una parte cospicua riguarda forme diverse di attività di divulgazione praticata attraverso il web, la stampa tradizionale e digitale e, in misura minore, la radio; oppure, nel caso di quella in presenza, attraverso seminari laboratori, convegni rivolti al territorio, lezioni e corsi di aggiornamento o, ancora, giornate di approfondimento legate a temi di alto impatto sociale.

Spiccano, su tutte, le attività rivolte al mondo della scuola e dell’educazione e della formazione in generale, attrici di riferimento per eccellenza del comparto umanistico dell’università, nei confronti del quale sono state realizzate iniziative comprendenti corsi di formazione, seminari monografici, incontri multi e interdisciplinari e, più di recente, percorsi di Alternanza scuola lavoro, ambito nel quale sono state realizzate almeno cinque iniziative solo nella seconda parte dell’anno.

Ciò anche in vista di un miglioramento e di una normalizzazione di tutte quelle azioni utili a perfezionare il cosiddetto curriculo verticale della formazione, che vede nella scuola il luogo ideale e per antonomasia di irradiamento dei saperi e delle competenze proprie del mondo accademico troppe volte poco incidenti nella quotidianità dell’insegnamento scolastico.

Innumerevoli anche le collaborazioni con enti e associazioni del terzo settore, in particolare per quegli ambiti di studio rappresentati nel dipartimento ALEF che hanno una ricaduta sensibile sulla riflessione in essere su questioni oggetto di ampio dibattimento pubblico. Spicca la presenza tra gli attori coinvolti di istituzioni di alto e altissimo livello, nazionali e internazionali, con le quali, laddove possibile, si è cercato di stipulare accordi di collaborazione o convenzioni finalizzate a rendere stabile la collaborazione del personale docente ma anche la possibilità per studenti studentesse dei corsi di laurea afferenti al Dipartimento di svolgere tirocini o stage presso le stesse.

Numerose anche le partecipazioni a iniziative condotte da una varietà di attori del territorio compresa tra i grandi musei e le piccole sale espositive, passando per librerie, associazioni culturali e circoli: si iscrivono in questo ambito organizzazioni e presentazioni di mostre, di cataloghi, di volumi, conferenze individuali o di gruppo, giornate di formazione sul campo (come nel caso degli scavi archeologici) e partecipazioni a iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza alla conoscenza, alla cultura, a una maggiore consapevolezza delle proprie opinioni.

Non mancano tra le attività di Terza Missione svolte in generale e nel 2016 in particolare partecipazioni a fasi intermedie e conclusive di premi prestigiosi e consolidati ma anche di più recente istituzione, per l’istituzione dei quali la partecipazione attiva di singoli membri o gruppi di afferenti al Dipartimento ALEF ha detenuto un ruolo fondamentale.

Alcuni numeri

Non essendo possibile ancora trarre un bilancio definitivo per le attività del 2016, sono state elaborate alcune statistiche partendo da un campione di dati che è poi stato corretto per far sì che non ci fossero componenti del Dipartimento trascurate rispetto al altre o, peggio, ignorate.

Già da un primo sguardo si evince come spicchi, tra tutta l’attività segnalata, almeno in termini quantitativi, quella di un gruppo di persone particolarmente attivo nei rapporti con il territorio, sia nella città di Roma e nel suo hinterland che in altre province e regioni e, in certi casi, persino all’estero, in modo complementare a iniziative di carattere strettamente scientifico.

Per converso, anche per via della minore ricaduta sul dibattito di cui spesso anche la cronana giornalistica contemporanea si fa portavoce, va segnalato l’impegno dei rappresentanti di alcuni dei settori scientifico-disciplinari presenti nel Dipartimento, che – seppure in numero sensibilmente inferiore – hanno realizzato interventi di Terza Missione.

Per agevolare il lavoro di catalogazione delle attività e pianificare, soprattutto in vista delle future immissioni, una comunicazione coerente ed efficace delle attività di TM, le stesse sono state di norma ricondotte a queste tipologie:

  1. Alternanza scuola lavoro;
  2. Collaborazione con le scuole;
  3. Conferenza;
  4. Convegno rivolto al territorio;
  5. Corso di aggiornamento;
  6. Corso di formazione;
  7. Creazione e gestione di newsletter;
  8. Divulgazione scientifica attraverso il web;
  9. Divulgazione scientifica via radio o TV;
  10. Evento;
  11. Intervista;
  12. Laboratorio;
  13. Premio;
  14. Seminario;
  15. Altro.

Tra tutte, la collaborazione con le scuole (categoria comprendente corsi / giornate / seminari di aggiornamento o di approfondimento e, seppur in numero ridotto, anche per ragioni di recenziorità dell’istituzione, i progetti di Alternanza scuola lavoro), la divulgazione scientifica attraverso il web (a sua volta divisa in quotidiani, riviste, periodici e blog, vblog, newsletter) e gli incontri e i seminari organizzati con o presso attori del territorio si sono rivelate come le forme di TM più assiduamente praticate dai membri di ALEF, giungendo a coprire più del 70% del campione elaborato.

La restante parte di collaborazioni ha avuto invece per partner o come beneficiario dell’attività associazioni di varia natura, enti del Terzo settore, fondazioni, musei, circuiti religiosi e, in un numero ridotto di casi, enti pubblici anche di grande prestigio (Senato, Camera, Biblioteca nazionale di Roma, Fondazione Nilde Iotti).