Le iscrizioni del santuario di Macchia di Rossano di Vaglio sono i testi più antichi scoperti in Basilicata e costituiscono la testimonianza dell’osco, ossia della lingua parlata dalle popolazioni lucane e da quelle dell’Italia meridionale.

Nel santuario di Rossano di Vaglio è stato rinvenuto uno dei più importanti gruppi di testi scritti in questa antica lingua; si tratta di dediche alle dinività locali, tra le quali la dea Mefitis.

La giornata di studio si pone l’obiettivo di illustrare la storia delle ricerche sul santuario, la sua valenza religiosa e l’importante contributo del suo corpus epigrafico per la conoscenza della lingua osca e della sfera sacra e rituale dei Lucani.

Altro aspetto di discussione dell’evento riguarda il processo di musealizzazione di queste testimonianze materiali, attraverso la progettazione, lo studio e la realizzazione dell’allestimento e dell’esposizione per una una fruizione più dinamica, tesa ad instaurare una connessione con il visitatore, coinvolto nella suggestiva narrazione di una storia della quale si sente protagonista.

DIREZIONE SCIENTIFICA

Ignacio Simòn Cornago
Università di Roma “Tor Vergata”

Piera De Marca
Museo Archeologico Provinciale di Potenza

Anna Grazia Pistone
Museo Archeologico Provinciale di Potenza