Mission

Il Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte (acronimo: ALEF) è stato costituito nell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” il 1° novembre 2015.

Al Dipartimento hanno afferito, aderendo al suo progetto didattico‐scientifico, componenti provenienti da cinque diversi Dipartimenti dell’Ateneo, non solo della macroarea di Lettere e Filosofia, ma anche delle macroaree di Giurisprudenza e di Economia. La creazione del Dipartimento non è stata, infatti, una sommatoria di dismesse strutture preesistenti finalizzata a costituire una struttura di dimensioni maggiori, ma si è trattato piuttosto dell’esito di una profonda riorganizzazione che ha condotto gruppi di docenti e ricercatori provenienti da diversi Dipartimenti a uscire dalle precedenti compagini per ritrovarsi con convinzione, per aree disciplinari coerenti, intorno a un concreto progetto culturale e di ricerca pienamente condiviso.

Il Dipartimento ALEF, infatti, è nato dall’esigenza, profondamente sentita, di una valorizzazione e di un rilancio degli studi umanistici e, al contempo, di un loro profondo rinnovamento, nel senso dell’apertura alle più urgenti sfide del mondo contemporaneo sia sul piano dell’interazione delle scienze umane con la rapidissima evoluzione di conoscenze, metodi, strumenti in ambito scientifico e tecnologico, sia su quello del confronto fra culture e tradizioni diverse in un mondo sempre più interconnesso.

Il Dipartimento nutre, dunque, l’ambizione di contribuire in misura rilevante all’elaborazione di nuovi approcci, sia di ricerca sia didattici, caratterizzati da forte interdisciplinarità, apertura internazionale e coraggiosa creatività, coniugando la solidità dei metodi tradizionali delle scienze umane con una prospettiva pienamente interculturale e transdisciplinare.

Delle infinite varietà di manifestazioni delle diverse culture prodotte nei secoli nell’arte, nella cultura materiale, nella letteratura, nella lingua, nel pensiero, nel diritto si riconoscono spesso ancor oggi con chiarezza tracce feconde e attive; molte di queste forme di elaborazione culturale continuano, del resto, a esistere tuttora in autonomia nel presente e a evolversi nel confronto con l’altro da sé.

I confini e le differenze tra le diverse civiltà e culture devono essere conosciuti e rispettati per produrre arricchimento – e non offuscamento – dei saperi. Tuttavia, ogni facies culturale rappresenta al contempo un punto di passaggio, una polarità tra un io e un altro, facendosi ingrediente di un dialogo che contribuisce a modificare continuamente la vita comune. La profonda vitalità di tale processo sta proprio nell’inesauribile e creativa produttività di nuove mediazioni, con evoluzioni spesso inattese e impensabili.

Partendo da queste premesse, il Dipartimento ALEF vuole caratterizzarsi per un approccio scientifico che intende valorizzare appieno la forza della millenaria tradizione umanistica dell’Occidente, ma con una chiara apertura alla prospettiva delle relazioni e dei processi culturali transnazionali e a una cooperazione interdisciplinare d’ampia portata. Il campo di ricerca privilegiato è costituito, da un lato, dalle tradizioni culturali su cui poggiano il pensiero, la cultura, l’arte e in definitiva la storia stessa dell’Occidente nel suo rapporto con l’intero spazio mediterraneo – chiave indispensabile per capire il nostro presente –, e, dall’altro, con naturale approdo nell’attualità, dai problemi odierni della costruzione e complessa gestione della comunicazione in una prospettiva interculturale e internazionale.

Le diverse aree disciplinari rappresentate nel Dipartimento sono, perciò, intese come strettamente interconnesse in senso pienamente funzionale. Solo una conoscenza critica delle identità culturali e delle diverse tradizioni – dei loro fondamenti, del loro patrimonio culturale e delle loro dialettiche reciproche e interne – è in grado non solo di valorizzare una straordinaria eredità che va dal mondo antico e medievale fino alla piena modernità, ma anche di illuminare gli odierni problemi di convivenza e sviluppo. Viceversa, soltanto la coscienza e piena conoscenza della situazione attuale consentono di agire concretamente sul mondo che ci circonda e possono animare e dare un orientamento propositivo agli studi umanistici, offrendo loro prospettive nuove di azione nella società e nel mondo circostante.

Questo approccio scientifico è in grado di raccogliere in una feconda unità discipline distribuite su un vastissimo spettro, garantendo, in un’ampia diacronia, interessi scientifici di tipo filologico‐letterario, linguistico, archeologico e storico‐artistico, storico, filosofico, giuridico, archivistico‐librario e di storia della scienza. I diversi settori del sapere trovano stimolanti punti di incontro sia nella condivisione di alcune ricerche interdisciplinari, sia nella gestione comune di Corsi di Studi che per loro natura permettono o esigono apporti diversificati in un intreccio di competenze disciplinari differenti.

Il Dipartimento ALEF intende, fra l’altro, consolidare in tal modo un patrimonio di studi e competenze che vantano una tradizione più che trentennale all’interno dell’Università di Roma “Tor Vergata”, i cui esiti, rapportati alla composizione dell’attuale Dipartimento, hanno ottenuto mediamente un buon riconoscimento nelle recenti valutazioni della qualità della ricerca scientifica, raggiungendo anzi posizioni di eccellenza nelle graduatorie nazionali per quanto riguarda alcuni specifici settori concorsuali o scientifico‐disciplinari (in particolare nell’ambito delle discipline filosofiche e archivistico‐paleografiche).

Accanto alle metodologie tradizionali delle scienze umane, fruttuosamente sperimentate nel tempo, vengono sviluppate linee di ricerca innovative che si avvalgono dell’apporto dell’informatica e delle nuove tecnologie. Privilegiati sotto tale riguardo sono, fra gli altri, gli studi storico‐artistici, codicologico‐paleografici e di restauro dei beni librari, settori nei quali, sulla base di esperienze ormai consolidate nei gruppi di ricerca che fanno capo al nostro Dipartimento, sono sfruttate appieno le nuove tecniche fisico‐chimiche di diagnostica e restauro, e inoltre le più aggiornate tecnologie di indagine, elaborazione digitale e «restauro virtuale». La ricerca dipartimentale intende continuare a collaborare con altri Dipartimenti dell’Ateneo nel promuovere linee di attività interdisciplinari particolarmente innovative. Già da diversi anni, ad esempio, il Corso di Studio in Conservazione e Restauro dei Beni Librari è gestito con il coinvolgimento attivo di Dipartimenti scientifici dell’Ateneo.

L’attività di ricerca del Dipartimento trova anche, come si vedrà, visibilità in riviste di “fascia A” in alcuni casi fondate o attualmente dirette da componenti del Dipartimento stesso. Il Dipartimento gestisce inoltre Centri di Ricerca ormai riconosciuti e attivi a livello internazionale e con un marcato approccio interdisciplinare.

(dal Piano Strategico 2016-2018)